MILANO – La revisione del Green Deal non sarà un semplice aggiustamento dell’ambizioso programma per arrivare alla neutralità climatica da qui al 2050 ma sarà destinata a cambiare la struttura dell’Unione Europea. Un cambiamento strategico e straordinario che si sta definendo in questi mesi di dibattito e che ha come obiettivo non soltanto la transizione energetica verso la sostenibilità bensì la competitività dell’intera Europa rispetto alle altre grandi aree mondiali. È questo il messaggio più importante che l’europarlamentare Massimiliano Salini ha voluto trasmettere nell’incontro “La nuova Commissione Europea e il Green Deal”, promosso dalla filiera nazionale di CdO Edilizia, che si è tenuto mercoledì 16 aprile nella sede della CdO nazionale a Milano. L’esponente di Forza Italia e del Partito Popolare europeo ha trattato i punti principali sui quali la presidente Von Der Leyen e i gruppi dell’Europarlamento stanno confluendo per rendere l’Unione Europea un esempio di sostenibilità economica, sociale, ambientale e un luogo dove i diritti e la libertà tengono insieme la politica e il mercato sempre nel rispetto dell’uomo e della sua centralità. L’on. Salini ha affermato che la revisione del Green Deal si raccorda con le indicazioni dell’Agenda Draghi, ha elogiato il Rapporto Letta per alcune soluzioni proposte all’UE e non ha risparmiato una critica esplicita al governo italiano per l’inserimento di una quota dei costi di rete nelle bollette.
L’incontro è stato moderato da Simona Frigerio, coordinatrice della Filiera nazionale di CdO Edilizia. In materia di “case green”, l’on. Salini ha detto: “L’Europa con la Direttiva EPBD ha già accolto le nostre osservazioni: in sostanza, si indicano target di riduzione dell’impatto non in assoluto ma in percentuale. In particolare, per gli edifici residenziali deve essere garantita una riduzione rispetto al 2020 dell’uso dell’energia primaria media almeno del 16% entro il 2030 e di almeno il 20-22% entro il 2035”. In chiusura l’on. Salini si è detto fiducioso che con il nuovo cancelliere, il cattolico Merz, la Germania potrà dare un nuovo impulso, ponendosi come Paese guida, nel determinare le condizioni per una Europa nuova, più forte, più sostenibile e più attenta alle persone.