Evento al Meeting di Rimini presentatrice da Simona Frigerio, coordinatrice della filiera Edilizia della CdO
MATTONI NUOVI PER LA NUOVA CITTA’
Nei luoghi deserti costruiremo con mattoni nuovi: era questo il tema del Meeting per l’Amicizia tra i Popoli che si è tenuto a Rimini dal 22 al 27 agosto e tra gli eventi da segnalare c’era anche quello organizzato dalla CdO con il titolo “Mattoni nuovi per la nuova città”. L’incontro era moderato da Simona Frigerio, contitolare dell’Impresa Frigerio e coordinatrice nazionale della filiera Edilizia della Compagnia delle Opere, e ha visto gli interventi dei seguenti relatori: Luigi Benatti, architetto; Giuseppe Cappochin, responsabile Dipartimento Riforma Urbanistica e Futuro delle Città, Consiglio Nazionale degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori; Giuseppe Castelli, senatore della Repubblica, commissario straordinario del Governo per le zone terremotate 2016 e 2017; Matteo Colleoni, professore di sociologia dell’ambiente e del territorio, Università Milano- Bicocca; Paolo Franco, assessore alla Casa e Housing Sociale di Regione Lombardia; Erica Mazzetti, deputata, Commissione Ambiente, Territorio e Lavori Pubblici, Camera dei Deputati; Valentina Ridolfi, assessora Urbanistica e Pianificazione del Territorio, Edilizia Privata, Politiche Europee, Demanio, PNRR, Comune di Rimini; Mario Valducci, presidente INVIMIT SGR.
“Il nostro titolo – ha detto Simona Frigerio presentando l’incontro - “Mattoni nuovi per la nuova città” ricalca il tema del Meeting “Nei luoghi deserti costruiremo con mattoni nuovi” proveniente da “Cori da “La Rocca” di Eliot. Inevitabilmente il profilo tecnico si intreccia con quello umanistico perché al centro c’è la città e al centro della città c’è l’uomo. La città non è solo uno spazio ma un luogo vivente e religioso perché, come dice il filosofo Petrosino, l’uomo abita perché è abitato. Nei “Cori da “La Rocca” Eliot domanda “Che vita è la vostra se non avete vita in comune? / Non esiste vita se non nella comunità…”. Ai nostri relatori chiediamo come possiamo costruire città moderne ed efficienti a misura d’uomo, accoglienti, inclusive, sostenibili, di prossimità”.
I relatori rispondendo alle domande di Simona Frigerio hanno esposto la loro visione per una rigenerazione urbana che sia attenta ai bisogni delle comunità e che quindi abbia un profilo non solo edilizio ma anche umanistico. Inoltre, è stata sottolineata la centralità delle città dove si concentra la stragrande maggioranza della popolazione e la necessità di intervenire fin dalla progettazione per poter realmente ottenere risultati soddisfacenti. Infine, è stata evidenziata la necessità che gli interventi di rigenerazione urbana avvengano con il coordinamento e la collaborazione di tutti i soggetti potenzialmente coinvolti, a partire dai Comuni e passando dalle Regioni e dallo Stato per includere le comunità locali, gli enti pubblici, il Terzo Settore e i privati.